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IL SEGNO CHE RESTA: EPTA DONA UNA CELLA FRIGORIFERA AI LUOGHI DI ORIGINE DI COSTAN

IL SEGNO CHE RESTA: EPTA DONA UNA CELLA FRIGORIFERA  AI LUOGHI DI ORIGINE DI COSTAN

Ci sono luoghi che hanno segnato in modo indelebile la crescita ed il cammino di ciascuno di noi. Luoghi fatti di cose, persone ed esperienze che hanno rappresentato un punto di partenza e reso possibile un viaggio verso la realizzazione di un progetto più grande. 

Arriva un momento, nella continuità della storia, in cui si sente la necessità di restituire quanto ricevuto. Epta, da sempre attenta alla valorizzazione del territorio, per dimostrare ancora una volta riconoscimento e vicinanza alle aree dove opera e alla comunità locale, ha donato una cella a Luigi Costan e a Costa San Nicolò Comelico: il paesino che ha dato le origini a Mario e Alberto Costan, i due fondatori dello storico marchio, oggi primario brand del Gruppo Epta

Costan, nucleo originario di Epta, fu creato nel 1946 quando i fratelli Mario ed Alberto Costan della Val Comelico, costituiscono a Torino il primo laboratorio artigianale per la produzione di ghiacciaie ed armadi frigoriferi. Già fin dai primi anni di attività, i due fondatori, hanno saputo cogliere le opportunità offerte dal nascente settore della Grande Distribuzione Alimentare, decretando il successo del marchio. I risultati furono talmente positivi da richiedere continui ampliamenti del sito produttivo, fino al trasferimento da Torino a Limana in un’area di circa 23.000 m2. Da allora, il marchio ha seguito un cammino di continua crescita, diventando un punto di riferimento nel settore della refrigerazione commerciale, a livello internazionale. 

La cella frigorifera, che sarà utilizzata per attività di sviluppo turistico, è un piccolo omaggio ma rappresenta un segno significativo del profondo legame che unisce l’azienda alla famiglia Costan e alle Dolomiti ed un simbolo di una parte di storia del luogo: affinché resti nella memoria della popolazione e delle generazioni future, che avranno l’importante compito di preservare e far evolvere l’eredità culturale dell’area.